DisboCRET NanoTech R3
Malta cementizia tixotropica a presa rapida fibrorinforzata e strutturale, classe R3 secondo EN 1504-3, per ripristini del calcestruzzo da 3 a 50 mm
Descrizione
Malta strutturale tixotropica per ripristini e rasature ad elvata durabilità ed alta resistenza, fibrorinforzata, con protezione delle armature, monocomponente pronta all’uso.Campo di Applicazione
Opere di ripristino e rasatura su calcestruzzo danneggiato ed in distacco in edifici civili ed industriali. Ripristino, riparazione e rasatura opere in calcestruzzo in genere.
Ripristino, riparazione e rasatura piccoli manufatti in calcestruzzo (es. frontalini di balconi, elementi gronda, marcapiani, ...)
Ripristino di aree danneggiate di calcestruzzo su superfici verticali o orizzontali.
Proprietà del materiale
- Ideale per climi caldi e in prezenza di vento
- Feltrabile per effetti estetici tipo "civile” e sovratinteggiabile
- Ottima stabilità dimensionale e lavorabilità per applicazioni "sopra testa”
- Superiore resistenza alla cavillatura in fase plastica
- Utilizzo strutturale con elevata resistenza a compressione
- Ottima adesione ai substrati in calcestruzzo
- Proprietà tecniche assimilabili al calcestruzzo
- Resistente agli agenti aggressivi, ai sali ed alla carbonatazione
Tipo di prodotto/Veicolo
Leganti cementizi ed aggregati specifici, microfibre sintetiche e additivi in genereImballaggi
Sacco da 25 kg
Colori
GrigioMagazzinaggio
Il prodotto è confezionato in idonei imballi.
Ogni confezione è specificatamente etichettata e riporta il codice di produzione che identifica l’impianto e il periodo di produzione.
Il prodotto deve essere tenuto al fresco, ma al riparo dal gelo (temperatura tra +5 e +40°C), nelle confezioni originali ben chiuse.
Conservazione 6 mesi dalla data di produzione, se conservato come sopra indicato.
Granulometria massima
0,8 mmResistenza alle tensioni sotto flessione
- 28 giorni: > 6,0 MPa
- 7 giorni: > 4,0 MPa
- 1 giorno: > 2,0 MPa
secondo EN 196-1
Spessore
da 3 mm a 50 mm per mano.
Nelle applicazioni a cazzuola per realizzare lo spessore desiderato (massimo 5 cm) è necessario procedere in due mani: prima con un rinzaffo e successivamente con l’arriccio.
L'operazione deve essere effettuata all'inizio del processo di indurimento e prima della completa maturazione dello strato precedente.
Nota
Risultati test e riferimenti normativi EN 1504-3 per la Classe R3 | |||
Risultato | Limite normativo | Riferimento normativo | |
Resistenza alla compressione | > 35,0 Mpa | > 25,0 Mpa | EN 12190 |
Contenuto di ioni cloruro | ≤ 0,05% | ≤ 0,05% | EN 1015-17 |
Adesione | ≥ 2,0 Mpa | ≥ 1,5 Mpa | EN 1542 |
Resistenza alla carbonatazione | Nessuna penetrazione | ≤ cls di controllo (MC 0,45) | EN 13295 |
Modulo elastico | ≥ 22 Gpa | ≥ 15 Gpa | EN 13412 |
Compatibilità termica parte 1: cicli gelo/disgelo | ≥ 2,0 Mpa (50 cicli) | ≥ 1,5 Mpa | EN13687-1 |
Assorbimento capillare | ≤ 0,5 kg m2h0,5 | ≤ 0,5 kg m2h0,5 | EN 13057 |
Reazione al fuoco | A1 | Euroclasse | EN 13501-1 |
Substrato
Supporto
Verificare che la resistenza a trazione del supporto sia almeno di 1,5 MPa.
Il supporto deve essere portante e senza polvere, sporco, sostanze distaccanti e inquinanti superficiali quali olio, grasso ed efflorescenze.
La superficie del supporto preparato deve risultare macroscopicamente ruvida per una massima aderenza.
Ferri di armatura
I ferri di armatura devono essere puliti da ruggine, olio, grasso, polvere ed eventuali altri materiali in fase di distacco in grado di ridurre potenzialmente l’adesione della malta da ripristino.
Preparazione del substrato
Asportazione del calcestruzzo degradato
L’asportazione del calcestruzzo non portante e in fase di distacco deve avvenire mediante idrodemolizione o con l’ausilio di martelletti leggeri o ad aria compressa, adottando le idonee cautele onde evitare fenomeni da impatto o vibrazione volte ad evitare il danneggiamento della struttura. La rimozione serve inoltre a conferire alla superfice la scabrosità necessaria a garantire il contrasto all’espansione della malta, e deve essere pari almeno a 5 mm di profondità (i bordi della zona interessata dall’intervento dovranno essere tagliati verticalmente (90 ° gradi)), per spessori applicati medio-alti. Questo garantirà inoltre la corretta adesione al supporto.
Nota bene: lo spessore di calcestruzzo da rimuovere deve essere calcolato dalla Direzione Lavori, in fase di progettazione e deve comunque comprendere l’intero strato carbonatato.
Pulizia dei ferri d’armatura
Il calcestruzzo contaminato o in fase di distacco attorno ai ferri d’armatura deve essere asportato, ed i ferri vanno adeguatamente spazzolati e puliti con azione meccanica o sabbiatura mediante idonee tecniche di abrasione, fino a uno standard minimo corrispondente al grado di sabbiatura SA 2½. In caso di contaminazione dei ferri di armatura con cloruri o altre sostanze potenzialmente in grado di causare corrosione, esse dovranno essere pulite mediante idrolavaggio a bassa pressione. Applicare il Disbocret 502 Protect Plus inibitore di corrosione sui soli ferri d’armatura (vedi Scheda Tecnica relativa).
Pur consigliando sempre l'applicazione del passivante Disbocret 502 Protect Plus sui ferri di armatura, per spessori di copriferro superiori a 10 mm, il Progettista o la Direzione Lavori, possono optare di omettere tale passaggio. Si raccomanda, in questi casi, di verificare attentamente lo stato di degrado dei ferri.
Bagnatura del calcestruzzo
Il calcestruzzo va pulito e bagnato fino a completa saturazione. Per eseguire l’operazione è consigliato l’utilizzo di acqua in pressione ad 80-100 atm. (calda d’inverno, per evitare gelate). La saturazione garantisce una corretta essiccazione della malta, ed una adeguata pulizia del supporto.
Preparazione del materiale
Possibile predisposizione a mano o con tutti i comuni mescolatori continui, pompe a vite e intonacatrici, ma può essere anche impastato con un agitatore meccanico (trapano miscelatore a basso numero di giri) e acqua fredda pulita per formare una massa senza grumi. Percentuale di acqua di impasto: 16-19%, corrispondente a ca. 4,0 – 4,8 l per ogni sacco da 25 kg.
Rapporto di miscelazione
Ca. 4,0 – 4,8 litri di acqua per ogni sacco da 25 kg di polvere, a seconda della lavorabilità richiesta.Metodo di applicazione
Manualmente mediante le tecniche tradizionali.
Applicare a cazzuola sul substrato bagnato a rifiuto esercitando una buona pressione per ottimizzare l’adesione sul sottofondo, come malta da ripristino a spessore; nel caso sia richiesto, rifinire a spatola metallica. Spessori maggiori del massimo indicato devono essere realizzati con strati successivi quando la malta comincia a fare presa (fuori polvere).
Una buona finitura superficiale potrà essere ottenuta con frattazzo di spugna, da passare alcuni minuti dopo l’applicazione, non appena la malta inizia il processo di presa. Una corretta frattazzatura sarà indispensabile per contrastare efficacemente la formazione di microfessure
derivanti dal ritiro plastico.
Consumo/Resa
ca. 1,6 kg/m2 per mm di spessore
Lavorabilità
Il tempo di utilizzo del materiale impastato manualmente è di 30 minuti in condizioni standard (20 °C e 65% U.R.).Condizioni di applicazione
Temperatura minima per l’applicazione: +5°C, massima: +35°C (aria, supporto, prodotto). Umidità relativa massima consentita: 80%.
Quando la temperatura è di 5 ÷ 10°C lo sviluppo delle resistenze meccaniche è più lento.
Si consiglia di stoccare il materiale in ambianti non esposti direttamente al freddo o al sole diretto.
Pulizia degli utensili
Con acqua, subito dopo l'utilizzo.Smaltimento
Dopo l'utilizzo non disperdere i contenitori nell'ambiente. Smaltire il prodotto/recipiente in conformità alla regolamentazione locale/nazionale. Conferire i contenitori con residui di prodotto liquido ai punti di raccolta rifiuti per pitture e smalti. Smaltire residui di prodotto indurito nei punti di raccolta di sfridi/materiali edili.
Ulteriori informazioni
Voci di capitolato
DisboCRET NanoTech R3
Applicazione malta nanotecnologica tixotropica ad alta qualità a presa rapida, monocomponente pronta all’uso di tipo strutturale, avente ottima adesione ai substrati in calcestruzzo, ideale per climi caldi e in prezenza di vento, feltrabile per effetti estetici tipo "civile” e sovratinteggiabile, con ottima stabilità dimensionale e lavorabilità per applicazioni "sopra testa”, superiore resistenza alla cavillatura in fase plastica, ad elevata resistenza a compressione, con ottima adesione ai substrati in calcestruzzo, con roprietà tecniche assimilabili al calcestruzzo, resistente agli agenti aggressivi, ai sali ed alla carbonatazione: granulometria massima 0,8 mm, resistenza a tensioni sotto flessione > 6 MPa a 28 giorni (EN 196-1), resistenza a compressione > 35 MPa a 28 giorni (EN 12190), contenuto ioni di cloruro ≤0,05% (EN 1015-17), adesione ≥ 2,0 MPa (EN 1542), resistente alla carbonatazione (EN 13295), compatibilità termica cicli gelo/disgelo ≥ 2,0 MPa (EN 13687-1), assorbimento capillare ≤ 0,5 kg m2h0,5 (EN 13057), reazione al fuoco A1 (EN 13501-1) applicabile in spessori compresi tra 3 e 50 mm, avente tempo presa 30 min ed un consumo di 1,6 kg/m2 per mm di spessore.